Fine della II guerra mondiale
Promosso solennemente per sciogliere un voto fatto dall’arciprete Evaristo Peccedi, nell’autunno del 1943, quando i nostri giovani strappati alle case dalla guerra erano lontani e dispersi, egli presentava al divino Crocifisso il pianto delle madri e il dolore dei soldati, formulando a nome del popolo il voto affinché queste sofferenze fossero offerte propiziatorie di pace.
L’ostensorio, opera dei fratelli Borghi di Malnate, fu realizzato con l’argento e l’oro offerto dai fedeli. Raffigura nel piedestallo la Vergine che offre il Bambin Gesù all’adorazione di Giuseppe e dei Magi. Nel nodo sono i santi Gervasio, Protasio, Antonio e Ignazio. La teca di cristallo che accoglie l’ostia è sorretta dai quattro Evangelisti, mentre in alto vi è Gesù crocifisso fra angeli. Sotto il piedistallo la didascalia:
Bormio incolumi – Bello perfurenti incolae ex voto hoc opus pertici curavere – dierno Crucifixo oppidi praesidio, solenni ritu translato gratias agentes
(rimanendo Bormio incolume mentre infuriava la guerra, gli abitanti a seguito di un voto provvidero al Divin Crocifisso per il presidio della città con il solenne rito del Trasporto).
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