«Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre» (Sal 145)

Verso la propria morte

Qualche consiglio pratico

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“Vi lascio la pace, vi do la mia pace” Gv 14,27

Cristo ci ha donato la sua pace e ci invita a trasmetterla a chi ci circonda. Non si tratta della pace degli uomini, che può essere buona coscienza, giustificazione dei propri errori, pace in apparenza agli occhi degli uomini, ma quella di Dio, una pace profonda e vera, e che passa attraverso il riconoscimento di i propri errori e le sue mancanze.

Prima che tu non possa più iniziarlo, fare la pace con Dio e con tutti i tuoi cari è prepararti a partire in pace.

La profonda pace dell’anima passa così attraverso una vera e sincera confessione a un sacerdote.

Pianifica i termini del fine vita
Scegliere una casa di riposo o prendere le disposizioni necessarie in caso di dipendenza.

Metti in ordine i tuoi affari
Scrivi un testamento e, se non hai famiglia, pianifica un lascito per i poveri, la tua parrocchia, diocesi o ente benefico.

Dovresti prepararti per la celebrazione del tuo funerale?
Certo, possiamo scegliere i testi e i canti, specificare se vogliamo le esequie nella Celebrazione della Parola o in  un’Eucaristia, confermare un luogo come una chiesa, una parrocchia, ma è prudente non andare troppo lontano in questa preparazione o almeno farlo in consultazione con i suoi parenti.
Pensare di lasciare spazio alla famiglia o agli amici, ai colleghi, ai fratelli in parrocchia è davvero molto importante. Anche tenere conto dei loro desideri o convinzioni personali è una buona cosa perché la cerimonia è anche per loro, per aiutarli a piangerti e permettere loro di renderti un bellissimo omaggio.

Sepoltura o cremazione?
La tomba è un luogo della memoria da generazioni. È preferibile che il mio corpo riposi in un luogo della memoria e che lì si possa venire a meditare; per questo la Chiesa raccomanda piuttosto la sepoltura senza vietare la cremazione con deposizione delle ceneri. È importante pianificare in anticipo e dichiarare chiaramente il tuo desiderio per un luogo di sepoltura.
La cremazione non è un atto banale. Oltre al trauma maggiore che infligge, possiamo privare i nostri cari di questo luogo della memoria che è la sepoltura dei nostri corpi di carne. E’ necessario indicare dove verrà collocata l’urna, meglio se in una tomba di famiglia.

Contratto funebre
Ci sono diverse forme, come l’assicurazione o con le pompe funebri. Specificare chiaramente la sua volontà di celebrare il funerale in una chiesa, normalmente quella della sua parrocchia.

Comunicare le intenzioni
Indicare chiaramente, in modo molto esplicito, ai suoi parenti le sue ultime volontà, in particolare di chiamare un sacerdote o una persona della cappellania, quando si avvicina la fine e anche il suo desiderio di fare un funerale religioso in chiesa. Dite loro anche le persone da notificare, il notaio che ha ricevuto un testamento, la parrocchia da informare…

Pre prevenire ogni incidente
Tieni nel portafoglio un biglietto che indichi le persone da segnalare e il tuo desiderio per la presenza di un sacerdote cattolico.


Organizza il tuo funerale

Recitiamo spesso la preghiera dell’Ave Maria e chiediamo alla Madonna di pregare per noi “adesso e nell’ora della nostra morte”.
Da oggi fino all’ora della nostra morte, è un cammino paradossale quello che ci viene offerto:
Vivere fino in fondo la propria vita (con tutti i suoi imperativi da assumere e nonostante le difficoltà, le sofferenze, la malattia) e, nello stesso tempo, pensare alla propria morte, al fatto che questa vita terrena finirà e che saremo separati da coloro che amiamo e dai beni a cui potremmo essere diventati troppo attaccati.

Il primo passo per prepararsi alla propria morte è accettare di pensarci e non esitare a parlarne con i propri cari, un prete,…
Non si tratta di essere terrorizzati e temere in ogni momento questa morte corporea che è per tutti noi inevitabile e certa! Ma si tratta di entrare in un movimento di spogliamento e rifocalizzazione sull’essenziale che può spingerci verso benefiche domande esistenziali.

Per il credente si tratta di condividere ogni giorno un po’ di più la vita del Signore in Gesù che è fiducia in un Dio Amore, in un Dio Padre, che vuole strapparci dal peccato e da una morte che finisce in nulla.
Si tratta di vivere ogni giorno un po’ di più in questa speranza nella risurrezione, costitutiva della Fede cristiana (Cf 1C 15), Fede in una morte che diventa passaggio e accesso a una vita nuova.

Il cammino della vita terrena assume allora un altro significato: quello della preparazione a questa nuova vita che ci è possibile iniziare fin da ora, quella che impegna ogni atto della nostra vita e può assumere valore di eternità. Siamo liberi di occupare il nostro tempo con banalità, distrazioni o prendendoci cura dei nostri fratelli bisognosi.

La preparazione più importante è quella spirituale: consiste nel vivere pienamente nella fiducia in Dio. Passa attraverso una pratica dell’amore di Dio e della carità verso i fratelli. Viene approfondito da una riflessione personale utilmente accompagnata da letture selezionate.
È accompagnata dalla preghiera, personale o in gruppo, dalla pratica dei sacramenti.

Questa preparazione può continuare con aspetti più concreti e pratici che possono riguardare l’espressione dei propri desideri con i propri cari per quanto riguarda l’organizzazione del funerale (cerimonia desiderata, luogo del funerale, sepoltura o cremazione, luogo di riposo e memoria, …).

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