«Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre» (Sal 145)

Pensiero al Te Deum 2022

 

Fratelli e sorelle, lo stupore di Maria, lo stupore della Chiesa è pieno di gratitudine. La gratitudine della Madre che contemplando il Figlio sente la vicinanza di Dio, sente che Dio non ha abbandonato il suo popolo, che Dio è venuto, che Dio è vicino, è Dio-con-noi. I problemi non sono spariti, le difficoltà e le preoccupazioni non mancano, ma non siamo soli: il Padre «ha mandato il suo Figlio» (Gal 4,4) per riscattarci dalla schiavitù del peccato e restituirci la dignità di figli. Lui, l’Unigenito, si è fatto primogenito tra molti fratelli, per ricondurre tutti noi, smarriti e dispersi, alla casa del Padre.

In questi giorni in Tv si fanno le sintesi dell’anno trascorso, con gli eventi principali. Nella storia altisonante dei grandi eventi, è innestata anche la nostra storia… non meno importante.

La pandemia ha accresciuto in tutto il mondo il senso di smarrimento. Dopo una prima fase di reazione, in cui ci siamo sentiti più o meno solidali sulla stessa barca, si è diffusa la tentazione del “si salvi chi può”. 

Poi la guerra in Ucraina… siamo sprofondati nella terza guerra mondiale, in più di 20 pezzi… 380 focolai in tutto il mondo.

Ma grazie a Dio abbiamo visto qua e là nuova reazione, con il senso di responsabilità. Veramente possiamo e dobbiamo dire “grazie a Dio”, perché la scelta della responsabilità e della solidarietà non viene dal mondo: viene da Dio; anzi, viene da Gesù Cristo, che ha impresso una volta per sempre nella nostra storia la “rotta” della sua vocazione originaria: essere tutti sorelle e fratelli, figli dell’unico Padre. E di segni di questa solidarietà ce ne sono ancora anche a Bormio.

Anche Bormio ha una vocazione, la porta scritta nel cuore, perché tutti si sentano fratelli; in un certo senso, tutti si sentono a casa, perché questa città custodisce in sé un’apertura, al cielo, con le sue montagne, a guardare in alto, ma anche all’accoglienza… ad esser crocevia di popoli… così dice la sua storia.  Ma anche in questo caso, stiamo attenti: un paese accogliente e fraterno non si riconosce dalla “facciata”, dalle parole, dagli eventi altisonanti. No. Si riconosce dall’attenzione quotidiana, dall’attenzione “feriale” a chi fa più fatica, alle famiglie che sentono di più il peso della crisi, alle persone con disabilità gravi e ai loro familiari, a quanti hanno necessità, a coloro che sono stati travolti da qualche fallimento nella loro vita e hanno bisogno di aiuto, e così via. È la comunità che guarda a ognuno dei suoi figli, a ognuno dei suoi abitanti, anzi, a ognuno dei suoi ospiti. Anche a Bormio ci sono tante fatiche… Di fronte a tutto questo evitiamo i pregiudizi, i giudizi affrettati, il parlare dietro e spesso a vanvera. Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo insieme. 

Questa è una buona occasione per Ringraziare e per chiedere perdono: 

Ringraziare dentro la chiesa diocesana, per la santità della porta accanto, e la santità riconosciuta: 

– Per i nuovi Santi: Scalabrini, Ambrosoli, il Vescovo creato cardinale.

– Il Sinodo che si è concluso e ci richiama a tre attenzione: sinodalità, missionarietà, ministerialità. Cioè semplificando: si cammina insieme non da soli, si va verso gli altri, si è corresponsabili (laici, religiosi, preti) in diversi servizi, ciascuno col proprio ruolo.   

Possiamo ringraziare per un anno di ascolto del Signore e reciproco tra: è il discernimento. È emersa una Visione, che abbiamo scritto sulle vele, gocce esposte all’esterno, con lo slogan che ripetiamo sempre. Frutto di quella riflessione è una direzione per la nostra parrocchia. 

  • Gesù è vivo e ci incontra: voglio ringraziare quanti si impegnano perché le nostre celebrazioni siano belle, dignitose e curate. C’è sempre bisogno di aiuto, naturalmente.
    Nonostante questo si vede un forte calo nella partecipazione, alle celebrazioni, che  interroga circa la qualità della fede, di fronte alle sfide che incontriamo! Come rievangelizzarci?  Noi anzitutto, prima di puntare il dito. 
  • Il discernimento infatti ha portato a puntare sulla crescita di discepoli e missionari (seguaci di Gesù, che hanno capito che si vive per gli altri, non per sé…) Quindi sulla Formazione… Grazie a quanti si sono resi disponibili sia a dare aiuto per la formazione sia a mettersi in gioco davvero… per crescere.
    • Penso al corso Alpha per farsi delle domande sulla fede… per chi vuole ricominciare… (ripartirà a gennaio;  agli incontri con i genitori dei ragazzi dell’iniziazione, ai gruppi familiari, alle case della parola, tante occasioni crescere insieme come discepoli! Aggiungiamo prossimamente un insegnamento sulla preghiera, e la condivisione delle letture della domenica. Se non cresci… muori! Invitiamoci e invitiamo altri… 
    • Sentiamo gratitudine perché in tutte queste proposte si sono fatti dei  passi su alcuni aspetti fondamentali: ad esempio al cura della relazione… non in solitudine, si cresce solo dentro un amore reciproco, un confronto autentico!
  • Abbiamo visto persone che sentendo la gioia dell’amore di Dio, dello Spirito, anzitutto si avvicinano ad altri con cura e simpatia, con amore gratuito, e invitano altri a camminare insieme.  
  • Abbiamo messo attenzione e collaborazione con altre realtà fuori dalla parrocchia e dall’oratorio: percorsi educativi con le cooperative, con l’ufficio di piano, la comunità montana e i comuni, con gli educatori, i genitori… per aiutarci a stare meglio vicini ai ragazzi. È un inizio promettente… 
  • Abbiamo festeggiato i primi 100 anni di oratorio, siamo diventati amici del Gen Verde.
  • Abbiamo salutato don Ottorino, e don Lino… nella nostra parrocchia abbiamo celebrato 44 funerali, e 34 battesimi, 1 persona ha chiesto di non essere più considerata cattolica.
    Non lasciamoci però ingannare, i nati dell’anno a Bormio sono molto meno, credo meno della metà dei morti. C’è da riflettere e agire. 
  • Per quanto riguarda i conti conviene aspettare il bilancio preciso, tuttavia possiamo dire indicativamente:  Entrate ordinarie  190.000 – uscite ordinarie 122.000
    Entrate per attività pastorali 61 mila- uscite da attività pastorali  49
    Entrate straordinarie 43 uscite 90 (compreso il mutuo per l’oratorio)
    TOTALE ENTRATE 295 mila, uscite 263 mila – saldo di 32mila    Solidarietà circa 33 mila 

Auguro dunque che tutti, chi abita  a Bormio e chi vi soggiorna per lavoro, o turismo, tutti possano apprezzarla sempre più per la cura dell’accoglienza, della dignità della vita, della casa comune, dei più fragili e vulnerabili. Che ognuno possa stupirsi scoprendo in questo paese una bellezza che direi evangelica, e che suscita gratitudine. Sorelle e fratelli, oggi la Madre – la Madre Maria e la Madre Chiesa – ci mostra il Bambino. Ci sorride e ci dice: “Lui è la Via. Seguitelo, abbiate fiducia. Lui non delude”. Seguiamolo, nel cammino quotidiano: Lui dà pienezza al tempo, dà senso. Abbiamo fiducia, nei momenti lieti e in quelli dolorosi: la speranza che Lui ci dona è la speranza che non delude mai.