«Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre» (Sal 145)

Celebriamo il Sacramento del Battesimo per i bambini?

PER I GENITORI

“Il santo Battesimo é il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello spirito e la porta d’ingresso agli altri sacramenti.
Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione.”
(Catechismo della Chiesa Cattolica 1213)

Il Battesimo é quindi il sacramento che, in unità profonda con la Cresima e l’Eucaristia, inizia alla vita di figli di Dio e che inserisce nella Chiesa di Cristo.

Battezzare i piccoli significa riconoscere che prima ancora che sappiano amarlo, il Padre li ama e li chiama a diventare suoi figli, fratelli di Gesù, dimora dello Spirito Santo. Chi li cura si impegna a dare loro il meglio, a rispondere con fede a questo amore del Padre, e ad educarli alla vita nuova.  

Il Battesimo è un dono, e dunque una responsabilità.

DOVE E QUANDO

Il Battesimo dei bambini sia celebrato nella chiesa parrocchiale dove i genitori hanno il Domicilio. (Codice di diritto canonico, can. 857,§ 2)

Per celebrare il Battesimo in un’altra parrocchia, è necessaria l’autorizzazione del Parroco del luogo in cui ordinariamente la famiglia risiede; a lui andrà poi trasmessa comunicazione del Battesimo avvenuto.

Nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio in Bormio, viene celebrato quando necessario, vista la richiesta delle famiglie, tenuto conto di una loro adeguata preparazione, e della possibilità di raccogliere insieme più battezzandi. Si veda il calendario previsto in fondo.

LA COMUNITA’ PARROCCHIALE

L’intera comunità parrocchiale é interpellata ad accompagnare con la preghiera e ad accogliere questi nuovi fratelli e sorelle che si aprono alla vita della Chiesa.

Il Parroco e la comunità hanno il compito di vigilare che le famiglie possano offrire un clima di fede adatto alla crescita cristiana dei bambini: cioè che siano consapevoli che il Battesimo si riferisce a Gesù Cristo, accolto nel mistero pasquale come Salvatore e Figlio di Dio; che i genitori lo vivano come porta di ingresso per l’appartenenza alla Chiesa cattolica; che si possano impegnare nell’educazione cristiana dei figli.

I GENITORI E LA LORO PREPARAZIONE

Sono i genitori che chiedono alla Chiesa il Battesimo per il loro figlio, e esprimono il desiderio che cresca nella fede.

I genitori in prima persona concordano un colloquio con il parroco, anche nei mesi precedenti alla nascita del bambino. E’ necessario fissare l’appuntamento per tempo prendendo contatto con il parroco o con la famiglia che accompagna.

Durante la celebrazione saranno invocati i santi che portano il nome dei battezzandi, per questo è auspicabile che il nome imposto ai bambini non sia estraneo al senso cristiano.

Nel cammino dell’iniziazione cristiana i genitori sono i primi responsabili dell’educazione dei figli.

“I genitori in coerenza con la scelta fatta di battezzare il figlio si impegnano perché fin dall’inizio della vita cosciente venga alla luce nei bambini il mistero e il senso della vita divina che é in loro. E’ un impegno che non impone nessun giogo, all’infuori dell’amore e della fedeltà. E’ impegno a far crescere i figli non solo fisicamente, ma anche nella fede.”
(Lasciate che i bambini vengano a me §91)

Nella comunità cristiana vengono predisposti dei momenti di ritrovo, di anno in anno, per sostenere il cammino comune, ai quali i genitori sono invitati a partecipare.

I genitori, anche nei mesi precedenti alla nascita del bambino, sono quindi coinvolti in alcuni momenti formativi e di condivisone 

  • un incontro di conoscenza della famiglia con il parroco, (anche a casa loro), 
  • un incontro con una coppia o una religiosa della comunità (a casa loro)
  • almeno un incontro in gruppo, in oratorio, per condividere e sperimentare il senso della chiesa 
  • la partecipazione a un momento celebrativo comunitario una domenica precedente il battesimo, con un momento di preparazione al rito a cui sono invitati anche padrini e madrine.

IL PADRINO E LA MADRINA

Il padrino e la madrina collaborano con i genitori e rappresentano in forma personale la comunità cristiana, “il loro compito é una vera funzione ecclesiale”
(Catechismo della Chiesa cattolica 1255).

Essi si assumono infatti la responsabilità di aiutarlo a vivere da cristiano..

Nella scelta del padrino e della madrina deve valere primariamente il criterio della fede e dell’idoneità spirituale e non solo del criterio di opportunità per la parentela o l’amicizia. 

Il padrino e la madrina devono:

  • avere almeno 18 anni
  • appartenere alla Chiesa cattolica e aver ricevuto i sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucarestia.
  • essere ben consapevoli dell’incarico che si assumono ed essere sufficientemente maturi per compiere il loro ufficio
  • non avere “impedimenti canonici”

PER LA CELEBRAZIONE

E’ bene individuare tra i parenti, se possibile, due lettori per la celebrazione. 

Per le riprese fotografiche o video, si chiede la massima discrezione, tanto più se il Battesimo si svolge durante la Messa. Lo svolgimento ordinato del rito non deve essere turbato, né distratta l’attenta partecipazione di tutti i componenti dell’assemblea celebrante. Di queste esigenze siano avvertiti gli operatori che interverranno (una o al massimo due persone). Essi dovranno preoccuparsi di prendere, in anticipo, precisi accordi con il Parroco e cercheranno, comunque, di ridurre al minimo necessario gli spostamenti, e di evitare l’uso dei flash.

I regali e la festa che si usano fare in questa occasione siano bene intesi: come sottolineatura della gioia per la ‘nuova nascita’ che si è compiuta nel Battesimo e come eco festosa del dono gratuito di Dio Padre.  È raccomandabile non eccedere nelle spese per i festeggiamenti. Comunque non dovrebbe mancare qualche gesto generoso di carità, espressione tangibile della donazione pasquale del Signore Gesù nel quale il Battesimo inserisce.

PREGHIERA DEI GENITORI  PER I FIGLI

Padre santo, sorgente inesauribile di vita,
da te proviene tutto ciò che è buono;
noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
perché hai voluto allietare con il dono dei figli
la nostra comunione di amore;
fa’ che questo germoglio della nostra famiglia
trovi nell’ambito domestico il clima adatto
per aprirsi liberamente ai progetti ideali
che tieni in serbo per lui
e che realizzerà con il tuo aiuto.
Per Cristo nostro Signore. Amen

(CEI, La famiglia in preghiera n.169-170)

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