«La crescita del numero degli anziani non è un declino: è una grande conquista. Entro il 2050 gli anziani arriveranno a due miliardi, il 22% della popolazione mondiale. In Italia è già così: oggi, gli italiani sopra i sessantacinque anni sono il 22% della popolazione. Eppure nella nostra società sembra avvenire il contrario: non solo una lunga vita non è considerata una benedizione, ma viene ritenuta un naufragio.
«È urgente una riflessione nuova, una politica meno distratta, una spiritualità più attenta per questo «nuovo popolo» di anziani che è apparso sul pianeta. Non si tratta solamente di «invecchiare bene» ma di fare di questo lungo tempo una opportunità perché tutti possano crescere in una prospettiva solidale, fraterna, amicale. Deve essere evitata una «cattiva» vecchiaia. Ma questo inesorabilmente avverrà se non riusciamo a elaborare una nuova visione per il futuro degli anziani, se non riusciamo a disegnare un nuovo futuro per questo nuovo popolo». Ed ecco allora le catechesi del Papa, La lunga vita. Lezioni sulla vecchiaia. «C’è bisogno di un supplemento di pensiero, di uno scatto morale, di una nuova cultura politica sulla vecchiaia e di una rinnovata riflessione anche religiosa perché si disegni una società rispettosa della «terza età» e delle altre stagioni della vita. In questo orizzonte largo, l’età anziana può rappresentare una riserva di memoria storica e di vita spirituale che doni alla società un supplemento di ossigeno, a partire – se pensiamo agli anziani credenti – dalla preghiera che nel tempo della vecchiaia è facile che si intensifichi. La preghiera è un dono preziosissimo che gli anziani possono fare alla società e alla Chiesa».
“I doni della vecchiaia consentono alla giovinezza di mettersi in sintonia con l’intero della vita umana. La vecchiaia possiede una sua speciale capacità di cura nei confronti della giovinezza”
Festa Anziani Alta Valle 2022
